Una spiegazione degli standard di cura WPATH

Pubblichiamo una traduzione dell’articolo uscito su Genspect il 17 ottobre 2022 WPATH explained   

Genspect fornisce una breve panoramica sui motivi per sono in molti a ritenere che il rilascio degli Standards of Care (versione 8) da parte della WPATH sia stato un disastro. 

Gli attesissimi Standard di Cura, Versione 8 (SOC8) dell’Associazione Professionale Mondiale per la Salute dei Transgender (WPATH) sono stati recentemente pubblicati suscitando grande shock e sgomento. Il trattamento della disforia di genere è diventato un argomento molto controverso da quando la WPATH ha pubblicato l’ultimo Standards of Care (SOC7) nel 2012, pertanto questa volta molte più persone rispetto al passato hanno deciso di analizzare questo documento. I risultati non sono affatto incoraggianti.  

Poco tempo dopo la pubblicazione del documento, è stata rilasciata un’importante e inaspettata “correzione”.  Eccetto che non si trattava di una “correzione”, bensì di una svolta ideologica. Un cambiamento epocale che ha fatto il giro del mondo, in quanto ha eliminato ogni requisito di età minima per gli interventi chirurgici di “affermazione di genere”.   

Nel documento originale il WPATH fornisce delle “età minime suggerite” per una serie di procedure chirurgiche irreversibili per i minori, ovvero: 

  •  +14 anni per la terapia con ormoni cross-sex
  •  +15 anni per le doppie mastectomie 
  •  +16 anni per le protesi mammarie e gli interventi di femminilizzazione del viso 
  •  +17 anni per metoidioplastica, orchiectomia, vaginoplastica, isterectomia, rimodellamento fronto-orbitale  
  • +18 anni per la falloplastica.  

La decisione di eliminare ogni requisito di età (fatta eccezione per la falloplastica) è stata presa nonostante non vi siano nuove prove a sostegno di tale raccomandazione. E questo non è il solo problema del SOC8; altre questioni controverse includono: 

  • una bizzarra decisione di includere un intero capitolo sugli eunuchi. La storia ha riportato quanto fossero tristi le vicissitudini degli eunuchi, quindi la decisione del WPATH di riportare in auge questo termine obsoleto e questo pesante stile di vita – senza alcuna ragione o prova a sostegno – getta un’ombra sull’intero documento. Storicamente, gli eunuchi erano in una posizione svantaggiata. Erano individui maschi che venivano castrati con l’intendo di renderli meno minacciosi all’interno della società; solitamente lavoravano come servi o schiavi. La decisione del WPATH di reintrodurre il concetto di eunuco nel lessico è problematica principalmente perché non c’è alcuna evidenza a sostegno di questa scelta: si tratta evidentemente di una decisione presa da attivisti trans piuttosto che da medici. Ma un’altra importante controversia è dovuta al fatto che il WPATH SOC8 fa riferimento a The Eunuch Archive, un sito web dove su leggono storie sadiche con bambini come protagonisti.  
  • I farmaci e gli interventi chirurgici irreversibili vengono consentiti ai minori, anche se “il numero di studi è ancora limitato”, “ci sono pochi studi sui risultati che abbiano fatto un follow up dei ragazzi fino all’età adulta” e “nessuno studio clinico ha trattato i profili degli adolescenti che si pentono della loro decisione iniziale”. Non ci sono prove che sostengano la decisione.
  • I minori possono accedere direttamente agli ormoni cross-sex, senza dover iniziare con la soppressione della pubertà. Sebbene i bloccanti della pubertà siano dannosi, gli ormoni cross-sex lo sono molto di più, in quanto possono alterare in modo permanente il corpo, il viso, i genitali e la voce. Anche qui non ci sono prove a sostegno di una tale radicale decisione. 
  • Nonostante le evidenze che dimostrano che il binding (fasciatura del seno) e il tucking (rimbocco dei genitali) sono pratiche molto dannose per il corpo, il WPATH ne ignora i pericoli e anzi consiglia ai medici di fornire ai pazienti un’educazione in merito, in modo da far sentire i ragazzini “a proprio agio”. 
  • L’autorità dei genitori non viene considerata, in quanto si consiglia ai medici di prescrivere trattamenti ormonali ai ragazzini anche senza l’assenso dei genitori. Il che crea una triangolazione, nella quale il genitore è percepito come persecutore, il bambino è la vittima e il medico sembra il salvatore. Una situazione malsana che provoca inutile angoscia nelle famiglie in un momento di per sé molto stressante. I consigli del WPATH non fanno che favorire l’alienazione dei genitori, in quanto suggeriscono ai medici di andare contro ai genitori ritenuti “non collaborativi” er aver mostrato una qualsivoglia preoccupazione riguardo alle procedure mediche precoci e aggressive proposte. 
  • Il WPATH ha inserito nel suo glossario una definizione errata di detransizione. Secondo il WPATH “la detransizione è un termine che a volte viene usato per descrivere la ri-transizione di un individuo al genere associato in base a stereotipi al sesso assegnatogli alla nascita”. Questa definizione nega radicalmente l’esperienza della detransizione, che in modo più accurato viene descritta come “il processo di riallineare la presentazione di genere di una persona al suo sesso biologico, invertendo o interrompendo una precedente transizione medica”.  
  • Pablo Expósito-Campos ha sottolineato che il WPATH ha “del tutto frainteso” il suo contributo sulla detransizione e, nonostante il forte aumento del numero di persone che effettuano la detransizione, secondo Expósito-Campos, il WPATH è “molto prevenuto nei confronti della detransizione come esito possibile”. 
  • Nonostante il forte aumento del numero di persone in detransizione, il WPATH non fornisce in concreto alcuna linea guida o approfondimento su questo gruppo di persone emarginate, le cui vite sono state rovinate dall’approccio affermativo di genere raccomandato dal WPATH stesso.   
  • In tutto il SOC8 viene utilizzato un linguaggio ideologico ed eufemistico, ad esempio descrivendo le procedure mediche come “assistenza sanitaria per l’affermazione del genere” e le doppie mastectomie come “interventi di mascolinizzazione del torace”. 
  • Il documento non contiene alcun accenno alla protezione dei minori o alle preoccupazioni per la loro salvaguardia. 
  • Viene offerta una lista di interventi cosmetici raccomandati, tra cui il rimodellamento del corpo, la chirurgia della voce, il trapianto di capelli, l’aumento della mascella, la liposuzione, il lifting delle sopracciglia, l’accorciamento delle labbra, l’impianto di polpacci, la mastectomia, l’isterectomia, la vaginoplastica, la falloplastica.
  • L’indicazione in cui si menziona che non tutte le malattie mentali “possano o debbano essere risolte” prima di procedere con “farmaci o importanti interventi chirurgici in bambini o adulti” ci mette davanti all’evidenza di approccio sconsiderato alla salute mentale. 

Infine, la decisione del WPATH di eliminare un capitolo sulla deontologia, che era stato incluso nella bozza del SOC8, fa pensare che l’organizzazione sia ormai una realtà interamente guidata da attivisti, disinteressata a un approccio rigoroso e prudente alla cura di genere e focalizzata invece nella promozione dell’ideologia di genere.  

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