Linkiesta: “Contagio sociale. Il farmaco per fermare la pubertà e il preoccupante trattamento per la disforia di genere”

Qui puoi leggere l’articolo di Assia Neumann Dayan pubblicato il 5 febbraio 2024 su Linkiesta.it

Pubblichiamo alcuni stralci di questo importante articolo, che osa far luce su aspetti fondamentali per il benessere delle persone che hanno a che fare con dubbi o disagi legati al genere, ma che il più delle volte vengono ignorati, negati o fatti passare sotto silenzio. Ringraziamo Linkiesta per aver dato spazio anche alla nostra realtà, permettendoci di raggiungere famiglie che condividono con noi la stessa difficoltà.


“I bambini non possono mangiare i funghi prima dei dodici anni perché il loro intestino non è in grado di scindere e metabolizzare alcune sostanze, ma possono sempre prendere la triptorelina. Il mondo è pieno di genitori che si farebbero arrestare piuttosto che vaccinare i propri figli o anche solo dare loro un antipiretico, ma nessun problema ad accettare la somministrazione di un farmaco off label usato per il trattamento del tumore alla prostata in fase di sviluppo avanzata. E questo perché, ai genitori, viene detto che se non viene dato quel farmaco il figlio si ammazzerà”

Così inizia la giornalista, che prosegue chiedendosi come mai “quello degli adolescenti transgender sembra essere l’unico caso in cui le cause del suicidio siano inequivocabilmente accertate”. E ancora perché – mentre Inghilterra, Paesi nordici e Stati Uniti cominciano ad arretrare, o ad assistere a “cause milionarie contro i medici” – in Italia “siamo qua a urlare «transfobia!» se uno osa pensare che gli ormoni non siano caramelline gommose e se uno osa pensare che, visti i numeri, forse siamo di fronte a un contagio sociale.”

Su di noi:

GenerazioneD è un’associazione di cui fanno parte un centinaio di genitori con figli che si sono dichiarati transgender, in gran parte adolescenti o poco più. Chiedono cautela e approfondimento, e contrariamente a quelli che ci tengono a mettere i figli transgender di sei anni su TikTok, loro preferiscono rimanere anonimi.”

“Le famiglie di questi ragazzi sono sole perché è molto difficile trovare qualcuno che non pratichi un percorso affermativo. È molto difficile avere a che fare con le infografiche di Instagram, con i balletti di TikTok, con gli influencer dei diritti, con gli psicologi che fanno consulti online e dopo una seduta certificano la disforia di genere, è molto difficile tutto.”

https://www.linkiesta.it/2024/02/bloccanti-puberta-ormoni-transgender/?fbclid=PAAaZu2w3TnTCBQ8W5V05dxHp-nDXnSH0qIUg9HfGFkRVn_j8jXOpw2829tlw_aem_AfCmqnu2V3Dc-O6lG5APW-JDnPL9l9OyF7KimRfNReWpRw3f_EsPkKV2D8YE26hHbFY

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