Guida per genitori razionali e “trans-informati”
In questo articolo del 2021, riproposto da Parents with Inconvenient Truths about Trans (PITT) pochi giorni fa, alcuni genitori americani mettevano in guardia tutti i genitori di bambini e adolescenti confusi riguardo al proprio genere dai pericoli legati all’influenza dei miti e delle falsità che circolano online (ma purtroppo anche nelle scuole e in altri ambienti educativi) sull’identità di genere. Una teoria tutt’altro che innocua che incoraggia i bambini e i giovani a interpretare eventuali disagi con il proprio corpo come il segnale di essere “nati nel corpo sbagliato”.
Se per i bambini fragili che non si conformano al genere è impossibile difendersi dalla spinta nefasta a rinunciare al proprio corpo per sfuggire al dolore di crescere, anche per i genitori non è affatto semplice orientarsi in un mondo di esperti che, per proprio tornaconto o ideologia, alimentano le fantasie di transizione del bambino nascondendo i rischi e le rinunce conseguenti.
Nel 2025 possiamo dire che le cose stanno cambiando in diversi Paesi, tra i quali gli Stati Uniti, ma purtroppo questo vademecum è ancora valido nel territorio italiano, dove l’approccio affermativo promosso da WPATH viene tuttora preso a modello di riferimento nei centri per la disforia di genere, e dove trovare terapeuti disposti a lavorare con i giovani che si dichiarano transgender senza limitarsi ad accompagnarli verso la transizione è ancora una missione quasi impossibile.
Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per cambiare le cose, aiutaci anche tu associandoti.
Se vi trovate qui, è probabile che vostro figlio/a abbia annunciato, magari di punto in bianco, di essere trans. A differenza di altri genitori di cui avete letto, avete le antenne drizzate e anche un bel po’ di dubbi. Probabilmente non vi sareste mai aspettati di ascoltare queste parole da vostro figlio/a, perché non c’entra niente con i trans che si vedono in televisione.
Internet vi dirà che dovete festeggiare il vostro piccolo trans! Anche se sarà difficile, è vostro dovere accettare vostro figlio/a per quello che è, anche se non vi quadra…
Non ascoltate, è un pessimo consiglio.
Se questa idea “trans” non vi spaventa a morte, probabilmente non vi siete informati abbastanza. Sappiate che esiste una minaccia reale e immediata per vostro figlio/a: una nuova ideologia che viene purtroppo incoraggiata e celebrata da politici, educatori e molte altre persone magari ben intenzionate, ma poco informate.
Internet è pieno di pessimi consigli che provengono da attivisti trans, aziende farmaceutiche sotto mentite spoglie, genitori e adolescenti in cerca di attenzioni, inquietanti unicorni cartoon e medici non informati sulle fonti.
Il fatto che molte persone, o un élite di persone, credano in qualcosa o la presentino come vera NON LA RENDE VERA. (L’argomentum ad populum è un’argomentazione fallace secondo la quale una tesi è vera perché la maggior parte, la totalità o anche solo un gruppo elitario di persone pensa, crede o sente che lo sia).
Se non fate attenzione, potreste finire per nuocere a vostro figlio/a, sottoponendolo all’assunzione di farmaci e procedure sperimentali e all’angoscia mentale di una “transizione sociale” dannosa e confusionale, il tutto a causa di una follia popolare.
Il vostro adolescente non è un adulto e non ha la maturità per prendere decisioni da adulto. La confusione di genere di questi ragazzi non li rende più maturi. Anzi, potrebbero essere meno maturi degli altri ragazzi della loro età, o ugualmente immaturi, e per questo particolarmente inclini ad essere attratti dall’ideologia gender durante la pubertà.
Non fatevi intimidire fino ad abdicare al vostro ruolo genitoriale in favore di estranei che, con motivazioni sconosciute, incoraggiano vostro figlio/a a non credere in voi e a non fidarsi di voi.
Siate saldi e non cedete, perché vostro figlio/a ha bisogno che lottiate per lui/lei, ora più che mai.
In questo mondo, ai genitori viene data la parte dei cattivi, mentre medici e terapeuti vengono accusati di fare “terapia di conversione” se si rifiutano di acconsentire a ciò che il ragazzo/a chiede non appena lo chiede, finanche all’amputazione di parti sane del suo corpo.
Da bravi genitori amorevoli, se volete decidere per il meglio è ora che vi informiate.
Non disperate!
È probabile che vostro figlio/a supererà questa fase senza problemi, quindi non cadete nella trappola degli attivisti.
Molti di noi hanno già fatto un pezzo di strada, per cui possiamo darvi qualche consiglio. Quando ci è stato detto di fidarci, per noi non è stato sufficiente: si trattava dei nostri figli! Per questo ci siamo dati da fare: abbiamo studiato e siamo intervenuti per aiutare i nostri figli e allo stesso tempo informare altri genitori spaventati e impotenti, come eravamo noi. Siamo diventati esperti, siamo diventati genitori razionali trans-educati. Potete diventarlo anche voi.
Pensateci bene: siete proprio sicuri che essere “trans” sia uno stato immutabile dell’essere?
Vostro figlio/a è sempre la stessa persona, esternamente e internamente. Fidatevi del vostro istinto. Probabilmente sta semplicemente affrontando le problematiche che caratterizzano la pubertà, ma in un ambiente culturale assurdo nel quale viene pubblicizzata una soluzione magica.
L’unica cosa che conta sono i nostri figli
Essere un genitore trans-educato e razionale significa essere:
- dalla parte del proprio figlio/a: non ci importa come si vestono o si pettinano i nostri figli. Molti di noi incoraggiano i propri figli a non conformarsi agli stereotipi di genere – molti di noi sono persone originali e anticonformiste, proprio come i nostri figli! Non ci preoccupiamo dei pronomi, se non per il fatto dimostrato che creano dipendenza.
- a favore dei diritti civili e contro la discriminazione: NON siamo anti-trans. Gli adulti hanno il diritto di vivere la propria vita come meglio credono, senza discriminazioni. Mettere in discussione un’ideologia e cercare informazioni e cure per i nostri figli basate su evidenze non ci rende bigotti. Al contrario, è più che giusto nutrire dello scetticismo nei confronti di un’ideologia che non permette di fare domande o ricerche, e che ricorre all’insulto nei confronti di chi prova a metterla in discussione. Se non si è informati, non si può provare a proteggere i propri figli, né dare loro buoni consigli.
- sostenitori LGB. Trans non è il nuovo gay. Gay si riferisce a un orientamento sessuale, mentre trans dice ai nostri figli che i loro corpi sono sbagliati. Gay non incoraggia modifiche del corpo irreversibili e dannose. L’omosessualità non richiede l’assunzione di ormoni e trattamenti medici per tutta la vita.
- anti-medicalizzazione della confusione di genere per i giovani: siamo spaventati dai farmaci e dagli interventi chirurgici sperimentali, non testati e inefficaci che stanno devastando i corpi sani dei nostri ragazzi – e dai politici, medici e attivisti che incoraggiano i nostri figli sulla strada della transizione, ignorando volontariamente le prove incontrovertibili sui pericoli della medicalizzazione di un’identità.
Ho paura: cosa devo fare?
Per prima cosa, fate un respiro profondo e tenete a mente quanto segue:
- Il gender unicorn è un’invenzione. Il genere non è uno spettro, così come un comportamento non conforme al genere non è indice di una condizione medica. Come mai allora è presente nell’attuale DSM-5? Domanda interessante che ha una risposta complicata (spoiler: non è per l’acquisizione di nuove prove scientifiche). Avrete occasione di scoprire molto di più su questo argomento, ma cominciamo da qui: esistono solo due sessi. Non esiste un terzo gamete. La nostra concezione della biologia di base è ancora attuale.
- La desistenza non è una bestia mitologica. Magari avete già cercato su Internet se questa, per vostro figlio/a, può essere solo una fase, ma non avete trovato nulla. Siamo su internet, dove non ci sono regole e si parla di ciò di cui conviene parlare. Eppure la desistenza si verifica in continuazione. Per la maggior parte dei bambini e giovani adulti si tratta effettivamente solo di una fase, a meno che non si affermi la nuova identità.
- La detransizione è reale. Esiste una comunità numerosa e in crescita di persone che hanno fatto la transizione, ma poi, per vari motivi, hanno deciso di tornare a presentarsi nel loro sesso naturale. Queste persone si sentono spesso ingannate e danneggiate dalla loro esperienza.
Ora che sapete che anche per vostro figlio/a può risolversi tutto per il meglio, ecco alcuni consigli.
Fase 1: Guardatevi dal sistema “sanitario” corrotto, che è di fatto un “transificio”
ATTENZIONE: Non mandate vostro figlio/a in una clinica di genere o da un terapeuta affermativo se non volete che vostro figlio/a venga immediatamente avviato sulla strada dei bloccanti, degli ormoni cross-sessuali e della chirurgia.
Non esiste una formazione specifica per diventare terapeuti di genere e molti professionisti in questo settore non sanno nemmeno, sebbene sia noto da decenni, che la disforia di genere può essere temporanea e causata da altri disturbi mentali (disturbo ossessivo compulsivo, autismo, [e ancora qui], trauma, ansia, angoscia [e ancora qui]) o anche essere una fase dello sviluppo. Molti di loro, di conseguenza, danno erroneamente per scontato che, quando un ragazzo “scopre” di essere transgender, l’unica strada da percorrere sia quella di confermare la sua percezione, attraverso una percorso affermativo o una medicalizzazione invasiva.
La verità è che i giovani si auto-diagnosticano su Internet e i medici professionisti gli danno ragione.
Lo chiamano “approccio affermativo”. L’affermazione consiste nel concordare con il bambino e nel rinforzare ulteriormente i pensieri negativi e la disforia che sono alla causa del suo disagio. In nessun altro settore della cura della salute mentale il professionista incoraggia il paziente a persistere in pensieri dannosi.
Il sistema medico è come un’azienda, e ha molto da guadagnare se vostro figlio/a diventa un paziente a vita. Influencer e medici sono spesso sul libro paga delle aziende farmaceutiche, in modo diretto o indiretto. Hanno tutto l’interesse a spingere vostro figlio/a a farsi medicalizzare, per questo sminuiscono i rischi e la natura sperimentale dei trattamenti. C’è dietro un business enorme.
Esistono anche professionisti meravigliosi che invece guardano ai bambini e ragazzi nel loro complesso, ma è difficile trovarli e spesso sono oberati dalle richieste dei genitori che cercano un aiuto per il proprio figlio confuso. Cominciate a diventare voi gli esperti e imparate ad aiutare vostro figlio/a.
Fase 2: non incolpatevi
Il problema non siete voi, ma la società. Non avete fatto qualcosa di sbagliato che ha provocato la disforia a vostro figlio/a. Il vostro adolescente non è “nato nel corpo sbagliato”.
Qualsiasi ricerca di una causa biologica, basata su affermazioni inerenti a presunti cervelli sessuati o livelli ormonali nel grembo materno, è una perdita di tempo: non c’è modo di verificare o diagnosticare la disforia di genere.
Vostro figlio, a vostra insaputa, è stato sottoposto a un’influenza deleteria, in combinazione a una serie di potenti spinte sociali. Gli adolescenti sono molto suscettibili alle influenze e, purtroppo, la nostra società non ha ancora riconosciuto quanto sia dannosa questa tendenza, perciò, anche se in buona fede, scuole, istituzioni religiose, professionisti, medici di fiducia, giornalisti e attivisti si fanno portatori di informazioni false e fuorvianti. Le scuole usano addirittura fondi statali per pagare giovani trans attivisti carismatici, affiliati alle aziende farmaceutiche, per pubblicizzare il percorso ormonale ai ragazzi, glorificando i loro interventi chirurgici e il loro stile di vita.
Fase 3: staccate Internet e considerate che vostro figlio/a possa aver adottato comportamenti a rischio
Dopo aver fatto qualche indagine preliminare, sospendete o limitate e monitorate l’accesso di vostro figlio/a adolescente ai social media e a Internet il prima possibile.
Quello che sembra il vostro bambino innocente, forse non lo è così tanto, e soprattutto questo movimento non è innocente.
Mentre vi tormentate per non aver compreso che vostro figlio si sente una femmina nel corpo di un maschio o viceversa, il vostro bambino solitario è nella sua cameretta che guarda filmati porno o chatta sulla disforia con persone a caso. Non colpevolizzatevi. In molti abbiamo sprecato tempo a filosofeggiare prima di renderci conto che i nostri figli di nascosto guardavano cose molto inquietanti: la disforia di genere a insorgenza rapida non è qualcosa che nasce da dentro senza che ci sia un minimo di spinta dall’esterno.
Questo movimento è, in sostanza, incentrato sul sesso e sulla modifica del corpo volta al raggiungimento di uno stato finale irraggiungibile – non certo su arcobaleni e unicorni di genere viola dall’aspetto innocuo (sono strumenti che vendono usati nelle scuole per insegnare ai bambini le “verità” dell’ideologia di genere nelle lezioni sull’educazione affettiva – e a volte anche in quelle di scienze!). Nonostante tutti i vostri sforzi, il vostro adolescente ha visto e fatto cose su Internet che potrebbero sconvolgervi, e probabilmente tutto è iniziato quando ha posto a Google una domanda innocente come “perché sono diverso?” o “come faccio a sapere se sono gay?”.
Fate una ricerca approfondita prima di interrompere l’accesso. In questo modo potrete capire meglio a cosa è stato esposto vostro figlio/a, di cosa sta parlando e perché pensa di essere transgender.
Cercate le app nascoste (due app calcolatrici sono un segnale di allarme), le VPN e gli accessi a uno qualsiasi dei siti dell’elenco sotto. Cercate dei dati di accesso alternativi. Siate consapevoli del fatto che probabilmente vostro figlio/a ha adottato un personaggio e un avatar online di sesso opposto. Si tratta con ogni probabilità di un personaggio tenero ma disturbante, come un anime o un cartone animato iper sessualizzato. Potreste scoprire, come è successo ad alcuni di noi, che vostro figlio/a ha interagito con un “coach” adulto o addirittura un groomer (adescatore). In questo caso, segnalatelo immediatamente alle autorità. Magari scoprirete che vostro figlio/a ha un gruppo di pari che lo incoraggiano o lo condizionano.
Ricordate che non si tratta di una fase innocua, come può essere quella dark, ma di un cambiamento che porterà vostro figlio/a ad assumere ormoni cross-sessuali esogeni e dannosi (che inducono un disordine endocrino) e/o a sottoporsi a interventi chirurgici pericolosi.
Se seguirà questa strada, finirà per diventare sterile e molto probabilmente incapace di provare piacere sessuale. Dovrà assumere per tutta la vita gli ormoni cross-sex, che comportano un declino delle funzioni cerebrali e una riduzione della massa ossea, oltre ad altri terribili effetti collaterali.
Ah, e alla fine, odierà ancora il proprio corpo. Forse ancor più di prima.
“Risorse” comuni tra gli adolescenti
ATTENZIONE: sono inquietanti e, cosa ancora più inquietante, i nostri figli si informano qui.
(Nota: i link potrebbero non essere aggiornati e tra i giovani italiani potrebbero esserci canali diversi di informazione come https://www.reddit.com/r/TransItalia)
-
Reddit – abbondano i subreddit a cui vostro figlio/a può aver avuto accesso:
- https://www.reddit.com/r/egg_irl/
- https://www.reddit.com/r/traaaaaaannnnnnnnnns/
- https://www.reddit.com/r/MtF
- https://www.reddit.com/r/ask_transgender
- https://www.reddit.com/r/asktransgender
- https://www.reddit.com/r/traps
- https://www.reddit.com/r/traphentai
- https://www.reddit.com/r/transporn
- https://www.reddit.com/r/GoneWildTrans
- https://www.reddit.com/r/femboy
- Anime che mutano genere
- Discord – vostro figlio potrebbe esser stato invitato a unirsi a Discord per trovare gruppi di aiuto o di supporto, che sono in realtà pieni di adescatori. Alcuni esempi: transcord, satans children, trans community center, The Cowboys, Chill Frogs, Trans Realm.
- Online si trovano un’infinità di meditazioni ipnotiche su Youtube e siti di pornografia violenta con protezioni nulle o scarse per i minori.
Verificate chi sono nella vita reale le persone con cui vostro figlio/a interagisce online. Avete diritto di sapere chi sta influenzando vostro figlio/a.
Fase 4: informatevi bene
Seguite e imparate da terapeuti e medici che hanno una visione etica e informata, e che perseguono l’obiettivo di aiutare il giovane a crescere come adulto sano nel corpo e nella mente.
Qui trovate guide e risorse utili:
- GenerAzioneD
- Genspect
- Gender – A wider lens
- Partners for ethical care
- Transgendertrend
- Genitori di bambini ROGD
- SEGM Società per la medicina di genere basata sull’evidenza
Fase 5: Stabilite dei limiti precisi con vostro figlio/a
La novità della dichiarazione trans non deve cambiare le regole della famiglia e il comportamento adeguato all’età: il vostro adolescente rimane un normale adolescente ed è soggetto alle vostre regole e alla vostra supervisione – ora più che mai, in verità, in quanto, come già detto, è probabile che abbia già violato numerose regole, incluse quelle sull’utilizzo di Internet.
È del tutto lecito rimanere fermi sulla vostra posizione, senza accettare la realtà alternativa che vostro figlio/a vi sta presentando. Gli adulti siete voi, e vostro figlio/a si rivolge a voi per avere una guida.
Se iniziate a “percepirlo” nel sesso opposto, rafforzerete ulteriormente la sua convinzione, che è appunto solo una convinzione – e non un fatto, al contrario del suo corpo – in quanto non è fondata sulla realtà. Contrariamente a quanto si dice in giro, non è per nulla probabile che questa reazione porti vostro figlio/a a tentare il suicidio. Anzi, è probabile che, dando ragione al bambino, ne aggraverete la disforia. Non è pratica medica comune rinforzare pensieri problematici come le disforie. Quindi, scartate l’idea dei nuovi pronomi, del nome alternativo, dei vestiti e tutto il resto. Alcuni di noi hanno seguito consigli sbagliati e hanno acconsentito a questi cambiamenti per un certo periodo: tutti sono arrivati a pentirsene.
Preservate la verità per la vostra famiglia.
Ricordate che come genitori avete l’influenza maggiore sul vostro bambino. Lo avete accudito, amato e sostenuto nella buona e nella cattiva sorte. Siete voi i responsabili della sua crescita e del suo benessere.
Siete voi quelli che ci saranno sempre, non certo quelli che lo stanno spingendo e influenzando. Non abdicate a questo compito solo perché questa nuova ideologia vi intimorisce.
Fase 6: mettere in discussione i presupposti e imparare a contrastarli
Imparate a conoscere i miti più comuni e studiate le prove e le ricerche che li contraddicono. Eccone alcuni.
Miti comuni
Il “genere” è uno spettro e non si è vincolati al sesso “assegnato alla nascita”.
Falso, siamo fatti per produrre gameti piccoli o grandi, ci sono solo due opzioni. Il termine “Assegnato alla nascita” si riferisce ai casi di disturbi dello sviluppo sessuale, o intersex. Il termine è stato cooptato dagli attivisti trans. Se il sesso di vostro figlio era inequivocabile alla nascita, questo termine non si applica a vostro figlio.
Transgender non è una fase dalla quale si esce o si supera. Essere transgender è una caratteristica fissa, stabilita prima della nascita, che si può solo “scoprire”.
Falso, le persone “desistono” in continuazione, ma non lo si direbbe mai leggendo quello che si trova su internet. L’80% dei bambini con disforia di genere nella prima infanzia la supera entro la tarda adolescenza. Non si sa molto del nuovo fenomeno degli adolescenti ROGD che sviluppano disforia durante la pubertà o in seguito, ma perfino i terapeuti di questa folle galassia di genere (e questi sono i più convinti) vi diranno che circa il 50% dei loro pazienti desiste e smette di sentirsi “transgender”.
Assecondate la nuova identità di vostro figlio o si toglierà la vita.
Falso, è una tattica intimidatoria studiata per far salire vostro figlio sul nastro trasportatore dei transgender. Non è nemmeno provato che la “transizione” allevi la disforia di genere. Secondo un principio di medicina etica, non si dovrebbero prescrivere farmaci ed effettuare interventi chirurgici sulla base della richiesta del paziente, né sotto la minaccia terroristica del suicidio in caso non si soddisfi la richiesta. Questo dovrebbe far capire che c’è evidentemente qualcosa che non va. Fate un paragone con i disturbi alimentari: un medico farebbe mai una liposuzione a una paziente anoressica, solo perché dice di vedersi grassa?
Se siete trans, è perché siete nati così, e dopo la “transizione” sarete felici.
Falso. Andate a dirlo ai tanti detransitioner che hanno cambiato idea e che ora devono lottare per ottenere un’assistenza medica adeguata per le ripercussioni mentali e fisiche della loro “transizione”. Una volta finito il periodo iniziale di euforia, rimangono i cambiamenti irreversibili del corpo e forse anche della mente.
Falso. La pubertà è un processo di maturazione completo del corpo, che comporta anche effetti ormonali sul cervello ancora in via di sviluppo, oltre allo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie (che sono una conseguenza naturale del proprio sesso biologico). Non si conoscono gli effetti a lungo termine dell’interruzione di questo processo, che certamente non può essere messo in pausa per poi riprendere come se nulla fosse. Non è stato studiato se gli effetti dei bloccanti della pubertà siano reversibili se usati per bloccare la pubertà in soggetti sani che hanno l’età giusta per affrontarla (invece che in bambini che iniziano la pubertà troppo precocemente – uso approvato). Le prove a sostegno dei risultati sulla salute mentale dei bloccanti della pubertà per la disforia di genere (che vengono utilizzati off-label per il trattamento della disforia di genere) sono state valutate di qualità molto scarsa.
I “trattamenti” di transizione sono efficaci.
Falso. Sono efficaci solo in alcuni casi e nessuno conosce realmente gli effetti a lungo termine. Inoltre, cosa stiamo curando e quali sono gli obiettivi del trattamento? Scommetto che non sapete rispondere!
La promozione dell’ideologia transgender riguarda i diritti civili e l’inclusione.
Falso. Il transgenderismo è una questione di soldi. Ci si guadagna miliardi a vendere ormoni e interventi di chirurgia plastica a persone che credono che le renderanno felici. Al momento questo campo non è regolamentato ed è fonte di soldi facili senza rischi connessi; come si può ben immaginare, le aziende farmaceutiche se ne approfittano, e non è certo la prima volta nel corso della storia moderna. I centri per la disforia di genere, che forniscono le cure mediche richieste dai pazienti per curare una condizione invisibile, si sono moltiplicate.
I “trattamenti” medici sono solo l’ultima opzione, ci sono molti modi di essere “trans”!
Falso. Il lungo periodo esplorativo consiste in pochi colloqui di conferma dell’intenzione di cambiare genere nell’arco di 6 mesi, e la valutazione psicologica non viene più fatta. Non c’è più l’obbligo di vivere nel genere opposto per un anno o più prima degli ormoni e/o dell’intervento chirurgico. Preoccupatevi, perché se vostro figlio persiste nell’identificazione trans, con ogni probabilità procederà con questi trattamenti estremi e aggressivi. Al ragazzo verrà chiesto di firmare un modulo di consenso informato in cui si afferma che i rischi a lungo termine non sono noti, mentre sono noti i pesanti effetti collaterali di questo “trattamento” sperimentale. Questi trattamenti sono stati rinominati con eufemismi, ma suonano in modo completamente diverso se li chiamate con il loro vero nome: “chirurgia di riassegnazione/conferma del genere” = castrazione/sterilizzazione + chirurgia plastica; “chirurgia superiore/top surgery” = mastectomia bilaterale; “Terapia ormonale sostitutiva (HRT)” = bloccanti del testosterone (per i ragazzi) + ormoni esogeni cross-sessuali che sono off-label (non approvati per il trattamento della disforia); “chirurgia di femminilizzazione” = chirurgia plastica per ristrutturare le ossa del viso.
Fase 7: contribuire a fermare la follia – per vostro figlio e per tutti gli altri
I nostri figli fanno parte della prima ondata di transgenderismo indotto da internet/società. Si tratta di un fenomeno nuovo e loro sono destinati a diventare cavie di farmaci e procedure mediche che solo ora iniziano a essere testati sugli animali. È una sperimentazione umana al pari di quella della sifilide di Tuskegee, con la differenza che la nostra intera società è complice. Un giorno diremo del transgenderismo quello che abbiamo detto di Tuskegee: “Ciò che è stato fatto non può essere cancellato, ma possiamo porre fine al silenzio”. “Possiamo smettere di girarci dall’altra parte. Possiamo guardarvi negli occhi e dire finalmente, a nome del popolo americano, che ciò che il governo degli Stati Uniti ha fatto è vergognoso e mi dispiace”.
Per il momento la nostra società ha accettato in pieno e anche investito in questa assurdità di genere – i rappresentanti delle case farmaceutiche che promuovono gli ormoni cross-gender vengono persino invitati nelle scuole superiori per reclutare i ragazzi con il pretesto della “formazione sulla diversità e l’inclusione”! Ai nostri giorni è più facile imbattersi in consigli su come convincere i propri figli a non farsi un tatuaggio (perché è permanente e vi pentirete di averlo concesso) piuttosto che trovare indicazioni su come gestire questo problema, che ovviamente è molto più preoccupante!
Alla fine le persone si renderanno conto che siamo davanti a una pseudoscienza al pari delle teorie terrapiattiste.
Alcuni cittadini preoccupati stanno iniziando a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’enorme potere di questo movimento e sulla sua capacità di influenzare i bambini e di condurli su una strada pericolosa. In Svezia, Regno Unito e Finlandia (ora anche USA, ndr) si sono resi conto che le prove non supportano gli interventi aggressivi che, da che erano trattamenti offerti con cautela a un numero molto limitato di persone, sono stati scalati in modo sconsiderato per offrirli a un nuovo pubblico.
Ma vostro figlio/a non ha tempo per aspettare il ritorno del buon senso e di una politica razionale, perché non appena compirà i 18 anni potrà ottenere gli ormoni sperimentali dannosi che inducono un disturbo endocrino e causano cambiamenti cerebrali senza alcun controllo.
Pensate che a 18 anni si sia sufficientemente maturi per prendere una decisione così importante, quando sappiamo bene che la corteccia pre-frontale non matura completamente prima dei 26 anni?
Il momento di agire è ora.
Alleati
Come parte dell’ultima linea di difesa, i genitori hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile per organizzarsi, fare ricerche, condurre studi, raccontare le proprie esperienze e allinearsi con gli alleati naturali, tra cui:
- i liberali che si impegnano per un discorso libero e aperto;
- la comunità LGB, che riconosce che l’orientamento sessuale non ha assolutamente nulla a che fare con il transgenderismo e che l’ideologia attuale erode i loro diritti mentre promuove l’omofobia;
- le femministe che vedono nella negazione del sesso una minaccia reale e immediata ai diritti sessuali delle donne, duramente conquistati;
- medici e terapeuti che hanno vissuto lo scandalo della memoria repressa, la crisi degli oppioidi e si attengono al giuramento fatto di non nuocere;
- molti adulti transgender e transessuali che sono inorriditi dalla medicalizzazione dei nostri giovani per un’auto-identificazione che ha assunto i toni di un fervore religioso;
- uomini e donne di colore che si stanno accorgendo del fatto conto che il Black Lives Matter, Inc è più motivato dall’ideologia di genere di quanto non volesse apparire.
Ricordate sempre che tra qualche anno le persone avranno aperto gli occhi, e vedranno la “transizione” per l’orribile esperimento che è. Anche se vi è stato detto che era l’unica scelta possibile per vostro figlio/a, agli occhi della storia sarete comunque voi i colpevoli del danno che gli è stato arrecato. Naturalmente, sarete sempre voi a raccogliere i cocci e a cercare di aiutare vostro figlio una volta che i vari attivisti e le “mamme glitterate” lo avranno mollato da tempo.
Unitevi agli altri genitori nella lotta a per i vostri figli
Mettere a disposizione il vostro cervello, la vostra passione e il vostro amore per vostro figlio può fare la differenza. Abbiamo bisogno di tutti i genitori informati e razionali!
Mettetevi in contatto con altri genitori che si oppongono all’ideologia gender: potete trovare le organizzazioni di genitori su Genspect.org.